S. Giovanni d'Asso


San Giovanni d'Asso è un comune italiano di 901 abitanti ubicato a sud della provincia di Siena, fra le le Crete Senesi e la Val d'Orcia.

Con molta probabilità la nascita del Castello e del villaggio che si formò attorno si può far risalire al alto Medioevo, nei secoli in cui si ebbe il fenomeno dell'incastellamento; infatti nell'antichità etrusco-romana gli insediamenti umani, nel territorio, erano disposti lungo 1'asse Cosona-Lucignano-Pava-Pieve a Salti. In questo periodo si sviluppo anche la zona di Borgo di Sotto, presso la sorgente delle Fonti e dove sorse la canonica di S. Pietro in Villore, piccolo gioiello di arte romanica. La prima notizia che abbiamo, riguardo al Castello, risale al 1151, quando il feudatario, Paltonieri di Forteguerra, sottomise se stesso ed i suoi castelli a Siena; alcuni decenni dopo (1178) sappiamo che era di proprietà di Ugolino Scolari, visconte di Chiusdino, che fece anch'egli atto di sottomissione a Siena; passo, in seguito, ai conti di Civitella non senza contrasto con la famiglia Scolari. Si sviluppo in questo periodo, con più intensità, lungo la Valle dell'Asso, l'espansione della proprietà fondiaria appartenente a nobili famiglie e istituzioni senesi. L'importanza economica della zona e sottolineata anche dalla forte tassa straordinaria di 250 lire che Siena impose ai Sangiovannesi nel 1208, e dalle attenzioni della stessa città nel regolare le acque dell'Asso nella piana fra Lucignano e Monterongriffoli alia fine del secolo XIII. Verso la fine del Duecento troviamo che un certo messer Pepone, native del castello, ne era il proprietario, e che lo stesso, nel 1296, lo vende ai Buonsignori i quali ne vennero in effettivo possesso dopo vari contrasti e per intervento del Podestà di Siena Uberto Rubaconte. Poco dopo i Buonsignori venderono il castello con le sue pertinenze ai Salimbeni che, quasi subito, lo cedettero al Cardinale Riccardo Petroni. Dobbiamo al Cardinale il completamento degli edifici del castello, la costruzione della chiesa di San Giovanni Battista (in sostituzione di quella piccola e inadatta inserita nel fortilizio) e la donazione alla stessa di numerose reliquie. Di questo periodo è anche il Palazzo del Comune, sebbene gli Statuti rimastici siano dell'anno 1492, Ma altri componenti della famiglia Petroni vennero in forte contrasto con gli abitanti del Comune di San Giovanni causando gravi danni alla chiesa di San Pietro in Villore tanto da essere multati da Siena di alcune migliaia di fiorini (1314). La famiglia Petroni tenne il possesso del "feudo" dal 1303 al 1472 quando Donna Alessandra, sposando Benedetto Martinozzi, lo portò in dote ai Signori di Montelifre. Nell'anno 1539 Benedetto del fu Giovanni di Benedetto Martinozzi vendè il palazzo, le terre e i diritti su San Giovanni d'Asso a Giulio Pannilini. La famiglia Pannilini ne conservò il possesso fino agli inizi del secolo scorso. L'immobile passò, nel corso del Novecento, in mano di vari privati fino a quando il Comune di San Giovanni d'Asso ne acquistò il possesso di circa una metà nell'anno 1990 e ne curò il restauro. 



Fonte: Tuscany charming



Sala del caminetto (Castello)
Chiesa di San Pietro in Villore











Lavabo cinquecentesco (Castello)
Pieve di San Giovanni Battista

Lapide sita nella Pieve















Oltre al castello, a numerosi poderi e proprietà nel distretto di S. Giovanni, appartenne ai Pannilini la villa sita dirimpetto al fortalizio:





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Si allegano due disegni di San Giovanni d’Asso, eseguiti tra la fine del diciottesimo secolo e la prima metà del successivo, da cui si può osservare come fosse l’antica cinta muraria attorno al castello.










Vedute dei contorni di Siena, Ettore Romagnoli, (Betti Editrice, 2000)